L'ubicazione del comune di Vetto nel territorio pre montano dell’Appennino Tosco Emiliano è da sempre crocevia di passaggio tra i comuni adiacenti di Neviano degli Arduini (PR), Canossa e Castelnovo Monti.
Strada prediletta dai motociclisti, grazie ai suoi tratti sinuosi e ai suoi paesaggi incantati, regala grandi emozioni di vicinanza alla terra anche per gli automobilisti e per i ciclisti che vi si recano. Sembra infatti un incanto, costeggiare il fiume nel passaggio in Val d’Enza e scorgere in lontananza i monti dell’Appennino Tosco Emiliano. In questa stagione la tavolozza della natura si tinge dei colori più caldi regalando sfumature di focolare con qualche sprazzo di rosso più acceso e sgargiante.
Lo sa bene la Cooperativa di Comunità il Pontaccio che punta a valorizzare il territorio grazie alla scoperta di questi luoghi magici che hanno il sapore della libertà e del contatto dell’anima alla natura. Passo dopo passo, Il Pontaccio vuole dare la possibilità di enfatizzare questo legame tra l’uomo e la natura. Lo ha fatto partendo dal turismo sostenibile grazie al noleggio delle e-bike sito in Piazza Marconi, a Vetto dove è possibile arrivare in macchina fino al centro, posteggiare e noleggiare una e-bike per mezza giornata, una giornata intera o diversi giorni consecutivi per potersi organizzare una vacanza su misura a braccetto con la natura. Al rientro o durante il percorso, è possibile cambiare passo, entrando adagio dentro la cultura eno-gastronomica locale grazie ai molti ristoranti di cucina emiliana presenti in tutto il territorio del comune di Vetto. Il Pontaccio gestisce anche l’omonimo ristorante sito a due passi letterali dal noleggio e-bike in piazza Marconi e ha scelto di proporre una cucina interamente artigianale accompagnata da una selezione di vini locali e toscani per omaggiare il Sentiero dei Ducati, “ Un percorso trekking dalla pianura padana alla costa tirrenica, da Quattro Castella a Luni, lungo le valli dell’Enza e del Magra” sottotitolo della guida “Sentiero dei Ducati” pubblicata nel ‘93 da Cervi e Canossini, ideatori del “primo itinerario transappenninico e transregionale”. La rilevanza, caratterizzazione e promozione si fa via via più emergente da quando, “nei primi mesi del 2019 nell’ambito del CAI reggiano nasce un gruppo di lavoro interdisciplinare con un obiettivo ben preciso: consapevoli della straordinaria bellezza ed unicità del Sentiero dei Ducati e del territorio che attraversa, rilanciarlo e farlo conoscere ad un più ampio pubblico, nazionale ed internazionale, inserendolo nel circuito dei cammini” così si legge nel sito dedicato a questo progetto, www.sentierodeiducati.it
Per il futuro, Il Pontaccio sta progettando itinerari guidati, sia a piedi sia in bicicletta, che portino ad ammirare le vicine Cascate del Tassaro, la Rocca di Crovara, i borghi storici di Gottano e Sole per citarne due di molti, i boschi, il fiume Enza e gli affluenti che sono la grande risorsa del nostro territorio. Inoltre, le ciaspolate quando possibile, sono un ulteriore modo per riscoprire Vetto e l’Appennino Reggiano in tutte le stagioni. Il CDA de Il Pontaccio dice: “Siamo consapevoli che ci sia molto da fare. Il nostro obiettivo tuttavia rimane il turismo eco-sostenibile, l’attenzione all’ambiente, al paesaggio e al benessere dei turisti italiani ed esteri per fare in modo che le future generazioni possano godere del paesaggio attuale e quando possibile, incrementarne la rigogliosità preservandone la biodiversità”
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